ASCSI
Associazione Società Civile della Svizzera Italiana
  • Home
  • Progetti
    • Rapporto tra scuola e società
    • Rapporto tra media e società
    • Lavoro in Ticino-Parliamone!
    • Cittadino e Stato: se la sfiducia minaccia la sfera privata…
  • Associazione
    • Messaggio di benvenuto
    • Storia
    • Statuti
    • Comitato
  • Media
  • Contatto
  • Links

Viva la scuola e la famiglia?

25 gennaio 2011

Genitori che magari sospirano di sollievo quando i figli finalmente varcano il portone scolastico, sollevati al pensiero di non più doverli gestire tutto il giorno, ma che poi spesso non perdonano al docente nessun errore, nessun momento di stanchezza, nessun ritardo nel compiere la missione. Mamme e papà che spesso si sopravvalutano, generosi nel dispensare consigli educativi e teorie pedagogiche ad altri genitori, ai docenti e alla scuola stessa. Spada di Damocle degli insegnanti. Sempre lì, pronti a valicare il confine tra scuola e famiglia anche con arroganza, convinti che la famiglia non debba mai essere messa in discussione, ma che la scuola possa venir attaccata e colpita in ogni momento. Sono gli stessi genitori convinti che, «se la scuola la facessero loro», sarebbe perfetta. Quelli che delegano, ma criticano. È in quest’ottica che desidero riallacciarmi allo scritto citato.

Autorità politiche e scolastiche devono essere più presenti. Per ritracciare nettamente il confine scuola-famiglia, per sostenere i loro insegnanti, per non permettere ai genitori di «fare la scuola». I docenti devono sentirsi protetti alle spalle per lavorare con tranquillità e serenità, senza dover disperdere gran parte delle loro energie per contrastare attacchi, ingerenze, intromissioni. Il lavoro, ma soprattutto la figura del docente, devono tornare ad essere stimati, valorizzati e tutelati. Tutto questo, naturalmente, non significa rendere scuola e insegnanti intoccabili, vuol semplicemente dire sostenerli, aiutarli e, perché no, anche applicare delle correzioni quando necessario, ma con la dovuta competenza. Vuol dire pretendere che i docenti siano ben formati, ma anche vegliare affinché non debbano poi sottostare alle regole, alle minacce, alle imposizioni dei genitori, che spesso formati non sono. Per concludere, mi sembra opportuno chiarire che non sono una docente. Sono semplicemente una mamma che ha affidato i suoi bambini alla scuola senza pregiudizi o timori. Ho cercato di trasmettere ai miei figli il rispetto per i maestri, la fiducia totale in loro. Ho sempre presentato loro la scuola e i docenti come «prodotti di qualità». Mai potrei permettermi di sminuirne la figura o l’autorità ai loro occhi, anche perché questo creerebbe solo insicurezze e ansie. Certo, magari anch’io non sempre ho condiviso tutto, ma sempre ho capito e accettato, convinta che nulla e nessuno è perfetto, che tutti possiamo sbagliare e che anche i piccoli errori, nostri o altrui, ci formano. Io faccio la mamma e talvolta sbaglio, i docenti fanno i docenti e talvolta magari sbagliano. Con le nostre debolezze, insieme, ma con dei ruoli ben distinti, cerchiamo di crescere ed educare gli adulti di domani.

Lettera Corriere del Ticino, 25 gennaio 2011
di Cristina Mossi Meroni, Giubiasco

Posted in Progetti, Rapporto tra scuola e società | Tagged allievo, educazione, formazione, genitore, insegnamento, istituzione, rapporto, scuola, società, studente | Lascia una Risposta

« Precedente Successivo »

Ricerca

Medacta For Life Medacta

Prossimi incontri

    Blog

    • Pinocchio e Mangiafuoco: riflessioni sulla scuola 06.12.2011 È con qualche reticenza, non sa­pendo bene a co­sa sarei »
    • Scuola ticinese: batosta 06.12.2011 PISA ribadisce: primi gli svizzero tedeschi, secondi i romandi e »
    • DFA: qualche responsabilità da mettere in luce 21.11.2011 La rinuncia di Nicole Rege-Colet alla direzione del Dipartimento formazione »
    • La scuola, il lavoro e l'orientamento 17.11.2011 Ormai sono adulta, ho fatto delle scel­te cercando di fare »

    Indirizzo

    Associazione Società Civile della Svizzera Italiana
    Casella postale 5197
    CH-6901 Lugano
    Contatto elettronico

    logo ASCSI
    © 2023 Associazione Società Civile della Svizzera Italiana